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illustrazione Costellazione familiare - Daniele Israelachvili - SPLIT - Pidgin Edizioni

Costellazione familiare

Guardando un bimbo, che sorge con tutta la sua potenza nel costume da indiano, non penseremmo mai al momento in cui, esaurito il suo combustibile interno, andrà progressivamente spegnendosi. Anche sapendo che questo, prima o poi, è il destino di ogni cosa.

Nel momento in cui comincia ad affievolirsi, la sua fiamma tenta comunque di opporsi alla gravitazione che inesorabilmente spinge per concentrare tutta la materia verso l’interno, non lasciando al bimbo con il costume da indiano la forza nemmeno di tendere il suo arco giocattolo sul letto di un ospedale.

Solo quando la resistenza ha termine, tutta la materia collassa, senza più arrestarsi, e del bambino con il costume da indiano rimane traccia solo nella foto incorniciata in salotto: seduto tra il fratello maggiore vestito da cowboy e quello di due anni più piccolo mascherato da Pierrot.

Entro una certa distanza affettiva ogni cosa, inclusa la luce, viene così attratta e inghiottita, formando un buco nero, una regione spazio-tempo isolata dal resto dell’Universo dove le leggi della fisica, che valgono all’esterno, non sono più valide all’interno. Un luogo  privo di coordinate, come il retro di una fotografia.

Il buco nero non è quindi osservabile direttamente. La sua presenza si rivela solo indirettamente mediante i suoi effetti sullo spazio circostante: le interazioni gravitazionali con gli altri corpi. Alcuni di questi corpi riescono a non essere risucchiati, anche se le loro orbite si modificano irrimediabilmente, finendo in alcuni casi ad allontanarsi tra loro, altri invece, dove l’attrazione gravitazionale è talmente forte da impedirgli di fuggire, precipitano al suo interno senza poter fare più ritorno. Lasciando dietro di sé solo una cornice vuota.





A Dani
(1939-1950)






illustrazione Costellazione familiare - Daniele Israelachvili - SPLIT - Pidgin Edizioni
“Costellazione familiare”, un racconto di Daniele Israelachvili per la rivista SPLIT di Pidgin Edizioni